Afterburn (Italian Edition) by Day Sylvia

autore:Day, Sylvia [Day, Sylvia]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858923979
editore: Harlequin Mondadori
pubblicato: 2014-03-19T23:00:00+00:00

7

Jax scivolò di fianco a me con un gemito. «Non mi sento le gambe.»

Risi, comprendendo come si sentiva. Mi sentivo formicolare dappertutto, come se tutto il mio corpo si stesse risvegliando dopo un lungo periodo di ibernazione.

E quella era la triste verità.

Voltò la testa verso di me, e io lo guardai.

«Ehi» mi disse, prendendomi la mano e portandosela alle labbra per un bacio.

«Ciao.» Lo studiai, osservando il calore morbido dei suoi occhi che mi era mancato così tanto.

«Mi dispiace che non lo abbiamo fatto in camera da letto.»

«Va bene così.» Gli sorrisi. «Non mi sto lamentando.»

«Ti ci porto non appena potrò tornare a camminare.»

«Stai invecchiando, Rutledge?» lo canzonai, sapendo che a ventinove anni era nel pieno del vigore.

Spostò gli occhi al soffitto rialzato con le sue belle modanature. «Sono fuori esercizio.»

«Sì. Certo.» Mi coprii il viso con un braccio, celando la mia reazione. Non riuscivo a pensare a lui insieme a un’altra donna, mi faceva impazzire. «Leggo i giornali, sai?»

«Portare fuori una donna da qualche parte e scopartela sono due cose diverse.» Si chinò su di me, mi afferrò il polso e spostò il braccio al di sopra della mia testa, rivelando il mio volto. «Ma mi fa sentire bene sapere che hai tenuto il conto.»

«Non l’ho fatto.»

Vidi di nuovo la fossetta di Jax. «Okay.»

Si sollevò sulle ginocchia, sedendosi sui talloni, per sfilarsi il preservativo. I suoi movimenti erano fluidi e senza alcuna malizia, ma la vista del suo membro ancora mezzo eccitato e umido di seme mi fece eccitare.

Mi sollevai sui gomiti, leccandomi le labbra. «Vieni qui.»

La sua risposta fu immediata, il suo pene si indurì allungandosi verso di me. «Cristo, Gia.»

Mi spostai verso di lui.

«Doccia» disse roco, sollevandosi su piedi instabili, poi tendendo la mano verso di me. «Puzzerò come un cavallo, se non me ne faccio una.»

«A me non importa.»

«A me sì.» Mi fece alzare. «Una volta che sarò entrato nella tua bocca, ho intenzione di starci per un po’.»

Lo guardai, sfamandomi della sua vista, trovandolo così dannatamente sexy lì in piedi, alto e nudo fino alla cintola, coi jeans slacciati e calati per metà, il pene esposto, che si tendeva sollevandosi fino all’ombelico. Non avevo mai visto niente di più sfacciatamente virile ed erotico.

Quello era il Jax che conoscevo. E lo amavo così tanto.

«Guardati» mormorò, il pollice che accarezzava il mio labbro inferiore gonfio. «Sei così maledettamente sexy. Morbida e bellissima.»

«Certo.» Incurvai le labbra mentre mi osservavo: i jeans e le mutandine strappate che pendevano su una gamba, la maglietta sollevata sul mio seno. E senza alcun dubbio i miei capelli erano un casino. «Parli come un uomo che ha appena avuto un orgasmo e ne vuole un altro.»

«Non lo fare.» Mi afferrò il mento, sollevandolo. «Non puoi chiedermi di darti tutto, e poi prenderlo alla leggera. Non è carino.»

«No» convenni io. «Non lo è, vero?»

Dal modo in cui la sua mascella si indurì, capii che aveva colto il messaggio: lui aveva preso me alla leggera... e poi mi aveva lasciata indietro.

Accovacciandosi, mi abbassò i jeans così da liberarmi la gambe.

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